Un fatturato che raggiunge i 450 miliardi di dollari l’anno e che, in Italia, ha toccato gli 85 miliardi e ha rappresentato ben il 4% del PIL: stiamo parlando dell’industria del gioco d’azzardo, vero e proprio pilastro della new economy mondiale.
Colpiscono anche i dati legati alla spesa degli italiani nel gambling: 17,5 miliardi, che consistono nel 10% della spesa per consumi privati.
L’Abruzzo è la regione con la spesa pro capite più alta, seguita dalla Lombardia. Ma c’è una terra che sta scalando le classifiche nazionali in maniera sempre più rapida: il Lazio, terza nella graduatoria del Bel Paese per spesa nel gioco d’azzardo. Un dato che non stupisce più di tanto, vista la diffusione cospicua di slot e altri macchinari del settore. Nella sola Roma, ci sono 300 sale da gioco e 50000 slot machine. E non vanno dimenticate la Lotteria Nazionale e le scommesse sportive. Ma ciò che è lecito chiedersi è quale sia il profilo medio di questo giocatore, quale siano le sue preferenze e i suoi obiettivi. Proviamo a creare una sorta di identikit, basandoci sull’interpolazione dei dati forniti da alcuni dei principali operatori in Italia, come StarCasinò.
Fascia d’ètà compresa tra i 25 e i 44 anni, molto scaramantico e con tanti portafortuna con sé, gioca prevalentemente per arricchirsi e quasi mai per passatempo: sono queste le principali caratteristiche del giocatore laziale, ma, senza alcun dubbio, anche nazionale.
C’è un fatto però che deve essere assolutamente sottolineato: la diffusione del gambling coinvolge anche giovani e giovanissimi, con un’età media in continua e rapida discesa. Basandosi su un’indagine, svolta nell’anno scolastico 2014/2015 dalla Nomisma, in collaborazione con i Dipartimenti di Scienze Economiche, Sociologia e Diritto dell’Economia e Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna, emerge che il 54% dei giovani studenti italiani ha tentato almeno una volta la fortuna. Lo si fa per curiosità (30%), per caso (23%) o perché il gruppo di amici già giocava e ti ha convinto a provare a farlo anche tu (14%). Tra i giochi più popolari spiccano i Gratta&Vinci, le scommesse sportive alle agenzie e i giochi di abilità online. Il 10% degli studenti è un frequent player, ossia un giocatore assiduo che gioca almeno una volta a settimana. Va però detto che il tutto viene visto più che altro come un passatempo occasionale con un impatto lieve nella quotidianità.
Parlando di giovanissimi e di età media che è in continua e rapida discesa, non si può non pensare al gioco d’azzardo online, che coinvolge ben 3 milioni di italiani, di cui 642 mila giocano abitualmente, con una spesa media compresa tra i 91 e i 94 euro. A spopolare sono soprattutto i casinò games e il poker. Numerose anche le app per poter giocare con lo smartphone, ma le giocate arrivano prevalentemente ancora da PC. Il vantaggio del giocare online è che lo si può fare tranquillamente da casa senza spostarsi, fare file, trovare un posto tremendamente affollato o con un gioco non disponibile. Infine, c’è un altro dato che va sottolineato: il numero dei giocatori, tramite i siti web, di sesso femminile è in continuo aumento.
La parità dei sessi, insomma, è arrivata pure qui.