A MATTEI, D’ERCOLE E NEGRO LA “PRIMA”
Sotto un sole primaverile è andata in archivio la quinta edizione del Memorial Marino Peloso, classica ciclistica di apertura del trofeo Opes 2015. Su un circuito di circa 20 km inserito tra mare, lago e alcuni borghi caratteristici della pianura pontina, oltre 260 atleti provenienti da tutto il Lazio, dalla Campania e dalla Toscana si sono dati battaglia nell’arco di 3 giri combattutissimi. Da rilevare anche la presenza di una agguerrita rappresentativa tedesca, scesa da Monaco per l’occasione per “rifinire”la preparazione invernale. La gara, sotto l’attenta direzione di Alberto Borgognoni e la supervisione tecnica di Gaia Fabiani e Francesco Borgognoni, prendeva il via suddivisa in tre categorie. La prima aperta a tutti i tesserati F.C.I ed enti della consulta, la seconda e la terza riservata a tutti i tesserati Opes, suddivisi per fasce di età. Nella prima partenza, nonostante numerosissimi tentativi isolati sempre ripresi dal gruppo, nettissima vittoria del “solito” Roberto Mattei. Il forte atleta di Terracina si imponeva con una volata magistrale battendo Mattia Barretta della Asd Ruota Libera, Napoli e Sergio Zaottini dell’Asd Falasca Zama. Stesso copione nella seconda partenza, dove cambiavano solo gli attori protagonisti. Al termine di una volata lunghissima si affermava Mauro D’Ercole del Team Carrozzeria Italia, precedendo Alberto De Marco della Asd Ortocori Cisterna e Fabrizio Picozza del team “Il Pirata”. Nella terza partenza, era il tentativo di fuga di Quaglia della Falasca-Zama, al quale si univano poi Monti(Peloso team) e Massa(Ortocori Cisterna) ad animare la gara . I tre venivano ripresi dal gruppo ad un giro dal termine e sullo slancio ripartiva la fuga decisiva composta da Raffaele De Prizio della Latinense, Mariano Gabellini del Team La Pallina e ben tre atleti del Peloso Team, Giuseppe Negro, Alberto Serafini e Massimo Peloso. I fuggitivi in breve accumulavano i secondi necessari per giocarsi la vittoria sul traguardo di Via del Lido, dove si imponeva Giuseppe Negro su De Prizio e Serafini. Quarto Gabellini e solo quinto Massimo Peloso, nella doppia veste di corridore-organizzatore il quale si rifaceva portando a casa il Trofeo per la migliore squadra, in virtù dei piazzamenti conseguiti.