Beni per oltre 100 milioni di euro.
L’intero patrimonio dal valore di 100 milioni di euro riconducibile a Cristiano Guarnera, imprenditore arrestato nell’ambito dell’indagine su mafia capitale, è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza di Roma. Il nuovo provvedimento di sequestro, che riguarda tra l’altro, quote societarie, 178 immobili e 3 terreni, è stato emesso dal Tribunale di Roma su richiesta della dda capitolina. Tra i beni sequestrati, l’intero patrimonio aziendale della Edilizia Piera, l’immobiliare torre argentata, verdepamphili, igma costruzioni e gruppo immobiliare universo. E ancora, il 52% del capitale sociale della Devil Custom Cycles, che opera nella manutenzione e riparazione di veicoli, 178 immobili e 3 terreni tra Roma, Sacrofano, Mentana, Villaricca e Pordenone, un imbarcazione da 14 metri, la Maxim 45, e 10 tra auto e motoveicoli. Secondo gli inquirenti la figura di Cristiano Guarnera all’interno dell’organizzazione capeggiata da Massimo Carminati si è nel tempo evoluta, trasformandosi da imprenditore colluso a imprenditore mafioso. In pratica Guarnera si è affiliato al gruppo criminale divenendo parte integrante dell’associazione stessa, e mettendo a disposizione del gruppo criminale le proprie imprese nel settore dell’edilizia. Nel dettaglio, secondo l’inchiesta, proprio grazie all’intervento di Carminati, alcune delle imprese riconducibili a Guarnera, e oggi sequestrate, erano coinvolte per soddisfare le esigenze connesse al piano di emergenza abitativa promosso dall’amministrazione capitolina nel quale, grazie alla capacità di penetrazione del sodalizio mafioso, erano da tempo inserite le cooperative di Salvatore Buzzi. Lazio Tv