Daniele Nardi vuole provare questa impresa…scalare il Nanga Parbat in inverno, in stile alpino, su una via nuova.
A differenza di altre spedizioni che hanno tentato la scalata del Nanga Parbat in stile classico, cioè con posizionamento di campi e corde fisse per la scalata, l’obiettivo di Nardi è quello di scalare gli 8126 metri portando con se dal basso tutto il materiale necessario per la scalata, senza posizionare corde fisse e senza alcun aiuto esterno.
“Arrivare in vetta è il nostro obiettivo – afferma Daniele Nardi -. Sono al mio terzo tentativo in invernale. Siccome si tratta di un’impresa mai riuscita a nessuno non ci sono libri su cui studiare, video da visionare o documenti da cui prendere spunto. Il Nanga Parbat in inverno va studiato da vicino, senza filtri. Bisogna conoscerlo, bisogna studiarlo. Le previsioni metereologi sono solo la base per tentare la scalata ma ci dovremmo affidare ai nostri occhi, alle nostre sensazioni per tentare di arrivare in vetta. Le esperienze passate sono servite proprio a questo. Porterò con me questo bagaglio di esperienza affinché il sogno di una vita si trasformi in realtà”.
Durante la conferenza stampa, moderata da Daniele Moretti (caporedattore di Sky TG 24) sono intervenuti Paolo Masini (Assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana del Comune di Roma), Michela Di Biase (Presidente Commissione Cultura e Politiche giovanili – Comune di Roma) ed Eleonora Della Penna (Presidente della Provincia di Latina). Tutti e tre gli interventi istituzionali hanno sottolineato l’importanza di avere un profilo sportivo così alto e inconsueto per il centro Italia. “Le imprese di Daniele devono essere un esempio per i giovani che, nella vita, non riescono a scalare e superare le difficoltà quotidiane” ha affermato Eleonora Della Penna.
Per la presentazione della sua nuova avventura Daniele Nardi ha voluto al suo fianco Dario Ricci (giornalista di Radio24 e coautore del libro “In vetta al mondo”). Ricci ha affermato che “le imprese di Daniele hanno dell’incredibile e insegnano a tutti noi che raggiungere la vetta non è la cosa più importante ma sono le difficoltà superate durante il percorso (della montagna come quella della vita) a rendere speciali le sue spedizioni”.
Stefano Ardito (Giornalista e fotografo, profondo conoscitore dell’alpinismo) ha fatto rientrare Daniele Nardi all’interno di un gruppo storico di atleti del centro Italia che, tramite le loro sfide e le loro imprese sulle più alte cime del mondo, hanno scritto delle pagine importanti di storia dell’alpinismo nonostante la loro terra natia non offrisse grandissime cime da scalare.
Fernando Di Fabrizio (Alpinista e Presidente della Coop Cogecstre e Direttore della riserva naturale regionale Lago di Penne) ha voluto essere vicino anche in questa occasione a Daniele sottolineando “lo spirito positivo e di grande correttezza che c’è nel mondo dell’alpinismo. Lo si vede dagli occhi lucidi di Daniele quando racconta il percorso che farà sul Nanga Parbat. Queste sue emozioni fanno capire lo spirito che spinge questo ragazzo a tentare, per la terza volta, questa grande sfida”.
Infine hanno voluto dare il loro saluto e testimoniare la loro vicinanza anche Maria Elena Martini (Presidente Associazione Arte e Cultura per i Diritti Umani Onlus) e Fulvio Vicerè (Presidente AVIS della Regione Lazio) che molto stanno facendo per divulgare, insieme a Daniele, un messaggio di pace e solidarietà.
Dopo il tentativo di scalata in solitaria dello scorso anno Daniele Nardi ha deciso di creare un gruppo di alpinisti esperti per perseguire questa nuova impresa. Saliranno con Daniele, la francese Elisabeth Revol, compagna del primo tentativo in invernale risalente all’anno 2013; l’esperto alpinista polacco Tomasz Mackiewicz e l’abruzzese Roberto Delle Monache.
Insieme alla squadra di alpinisti partirà il cineoperatore Federico Santini per realizzare un documentario, che sarà prodotto dalla SD Cinematografica, che racconti l’esperienza di Daniele Nardi sul Nanga Parbat.