In manette anche Tamara Pisnoli, ex moglie di De Rossi.
E’ stato sequestrato, malmenato e seviziato per convincerlo a pagare 200 mila euro. La vittima è un imprenditore romano, e i suoi aguzzini sono stati arrestati dai Carabinieri del nucleo investigativo di Roma insieme ai mandanti della spedizione. Otto le persone finite in manette a vario titolo per usura, estorsione, rapina e lesioni gravissime. Tra questi anche Tamara Pisnoli, ex moglie del calciatore della Roma Daniele De Rossi. L’imprenditore aveva denunciato ai Carabinieri che mentre si trovava in un bar dell’Eur, dove aveva un appuntamento con un amico, era stato prelevato da persone a lui sconosciute, che lo avevano caricato su un’autovettura e condotto in un appartamento poco distante dove lo avevano trattenuto per ore, malmenandolo e seviziandolo con un coltello, procurandogli ferite da taglio sul cuoio capelluto e chiedendo 200 mila euro. L’uomo, rapinato dell’orologio, un Rolex, e dei soldi che aveva con sé, 900 euro, era stato poi rilasciato in stato confusionale in strada e ricoverato in ospedale per le ferite e fratture riportate. I militari hanno ricostruito che il sequestro era stato organizzato per attuare un recupero crediti per conto terzi, costringendo la vittima, con violenza e minacce, a restituire i soldi pretesi a seguito di un prestito usurario e di un affare finito male. I Carabinieri di via in Selci sono riusciti così a risalire agli autori delle violenze, nonostante la reticenza della vittima che ha più volte negato di conoscere i suoi aggressori. I mandanti sono stati identificati in due fratelli di 30 e 37 anni, entrambi con precedenti, che avevano prestato 100 mila euro alla vittima, applicando interessi usurari che avevano fatto lievitare il debito a livello esponenziale. Prima del sequestro l’imprenditore aveva già pagato, in 6 mesi, 343 mila euro in restituzione del prestito e della quota interessi, ma questo non era stato ritenuto sufficiente dai due usurai che pretendevano il pagamento di ulteriori 86 mila euro. Altra mandante la 31enne Tamara Pisnoli, che in passato aveva acquistato dalla vittima una licenza per la produzione di energia elettrica mediante impianti fotovoltaici, pagandola 80 mila euro che ora pretendeva di ottenere indietro con gli interessi (150 mila euro), dal momento che era venuto meno il suo progetto di impresa nel settore energetico. Teatro del sequestro, proprio l’abitazione della donna, in un lussuoso condominio del Torrino, dove la vittima era stata condotta e seviziata dai suoi sequestratori, pregiudicati, assoldati e usati come “picchiatori” dai tre mandanti. Lazio Tv