Resta alta la tensione a Tor Sapienza dopo la notte di guerriglia in strada tra residenti e rifugiati del centro di prima accoglienza, tra cui una quarantina di minori del programma Mare Nostrum.
La rivolta dei cittadini, secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, è scattata intorno alle 22 in viale Giorgio Morandi quando un gruppo di loro ha iniziato a protestare contro il centro dopo alcune aggressioni che si sono registrate nei giorni scorsi nel quartiere. L’ultima ai danni di una ragazza che si trovava nel parco. In pochi istanti la situazione è degenerata con lancio di sassi e cassonetti in fiamme. Immediato l’intervento della polizia con il reparto volanti e il reparto mobile in tenuta antisommossa per riportare la calma. In realtà, da giorni covava tra i cittadini la rabbia per quel centro che ha, a detta loro, peggiorato una situazione già al limite della sopportazione. Diversi sono infatti gli accampamenti nella zona compreso quello in via Salviati, bersaglio ormai da mesi delle proteste dei cittadini. In queste ore si sta cercando una mediazione, fanno sapere le forze di polizia, per evitare che la situazione possa degenerare, cercando di dare risposte ai problemi evidenziati dalla cittadinanza Sul punto è intervenuto anche Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio. “Le condizioni di elevato disagio socio-economico stanno provocando forti tensioni sociali nelle periferie – ha affermato – Purtroppo, all’aumento dei conflitti corrisponde una diminuzione della mediazione sociale e questo fenomeno si presta ad essere strumentalizzato politicamente da gruppi neofascisti, e figure vecchie e nuove dell’estrema destra. Il disagio e il degrado stanno cadendo addosso all’intera società civile: ai cittadini, agli abitanti, ai romani e agli immigrati. Dobbiamo invece incentivare la progettualità sociale nelle periferie, a sostegno di obiettivi di sicurezza salute e dignità per tutti». Lazio Tv