L’attore Robin Williams è morto all’età di 63 anni e si sospetta che si tratti di suicidio. È quanto fa sapere l’ufficio dello sceriffo della contea di Marin, in California, spiegando che da un’indagine preliminare emerge che la causa del decesso sarebbe il suicidio dovuto ad asfissia. Williams è stato dichiarato morto nella sua casa in California.
Dopo avere conquistato il grande schermo con film come ‘Good morning, Vietnam’ e ‘Mrs. Doubtfire’, nel 1998 Robin Williams vinse l’Oscar come miglior attore non protagonista per il film ‘Will Hunting, genio ribelle’.
L’ufficio del coroner della contea di Marin riferisce che l’attore è stato visto vivo l’ultima volta nella sua casa di Tiburon, nella Bay Area di San Francisco, intorno alle 22 di domenica. Lunedì a mezzogiorno circa è arrivata dall’abitazione una chiamata d’emergenza al dipartimento dello sceriffo e l’artista è stato trovato morto. Per le 11 ora locale (le 20 ora italiana) le autorità della contea di Marin in California hanno fissato una conferenza stampa sul caso. Recentemente Robin Williams stava lottando contro una grave depressione, ha fatto sapere la sua portavoce, Mara Buxbaum. Solo il mese scorso l’attore aveva annunciato la ripresa di un programma di cura per disintossicarsi dall’alcol in 12 step, di cui diceva di avere bisogno dopo 18 mesi di lavoro ininterrotto. Aveva provato il trattamento già nel 2006.
La moglie, Susan Schneider, ha rilasciato questa dichiarazione: “Stamattina ho perso mio marito e il mio migliore amico, mentre il mondo ha perso uno degli artisti più amati e degli esseri umani più belli. Sono totalmente affranta”. Poi una richiesta: “Per conto della famiglia di Robin vi chiediamo privacy nel nostro periodo di profondo dolore. Come lui ricordava, è nostra speranza che l’attenzione sarà dedicata non alla morte di Robin, ma agli innumerevoli momenti di gioia e risate che ha regalato a milioni di persone”. Oltre alla moglie, Williams lascia tre figli: Zelda di 25 anni, Zachary di 31 anni e Cody di 22.