A Cesena sei nerazzurri rischiano la squalifica.
Come il Sassuolo. Il Latina, sulle orme dei neroverdi lo scorso anno, possono salutare la cadetteria ed entrare, per la prima volta, a far parte di un calcio, sempre visto solo da lontano, ma dal quale le distanze si sono ridotte fino quasi ad annullarsi. Di mezzo c’è il Cesena, che la serie A la conosce molto bene e, che proverà a far valere il peso della tradizione, a scapito della novità. La matricola terribile, il Latina, che al Manuzzi sa di trovare uno spirito diverso rispetto al campionato, anche se quel 3-1 risulta oggi fondamentale, perchè regolamento alla mano, colloca ancora i pontini su un piano leggermente privilegiato. Ovvero l’opzione pareggio sufficiente in entrambe le gare di domenica e mercoledì. Il passato, dice Breda, è comunque passato, perchè il Cesena ha eliminato il Modena, la squadra più lanciata ai play off. Un segnale da tenere in forte considerazione. La finale, in quanto finale sulla distanza di 180 minuti, va gestita nei suoi momenti, nei suoi episodi e nei suoi uomini. Scontata la squalifica di Bruno, per il quale Pinzani di Empoli ha fatto pubblica ammenda, dichiarando di aver erroneamente omesso di trascrivere sul referto inviato al Giudice Sportivo l’ammonizione al calciatore. Breda valuterà l’opzione alternativa e chiederà, nel limite del possibile, ai giocatori diffidati, di non dimenticarlo. Della lista fanno parte tutti i difensori titolari: Brosco, Cottafava ed Esposito; a centrocampo Viviani e Crimi; in attacco Jonathas, per essersi tolto la maglia dopo il pareggio con il Bari. In tutto sei e non sono certo pochi. Intanto la città è in fibrillazione in vista della finale di ritorno di mercoledì 18 giugno alle 20:30 al Francioni. In molti si sono organizzati per mettersi in fila dalla notte e farsi trovare, ore 9, puntuali all’apertura dei botteghini dello stadio e presso i punti vendita autorizzati. Lazio Tv