Come ogni antico castello le leggende si sono avvicendate per secoli.
Si racconta che nella fortezza aleggi ancora oggi il fantasma di un bambino, morto violentemente nel sotterraneo del castello, alcuni dicono di averlo riconosciuto e che si tratti del principino raffigurato in un quadro presente nella sala del Cardinale e di cui non si sa l’identità.
Sermoneta, è uno dei borghi medievali più preservato d’Italia, pieno di cultura e di storia, le cui origini si perdono nel tempo, presumibilmente in epoca preromana.
La sua notorietà comincia alla fine del XIII secolo, quando Sermoneta diventa il centro principale di un vastissimo feudo, anche nell’ambito artistico e culturale.
Sermoneta è un insediamento medievale ed ha mura di cinta, con torri semicilindriche ed un castello ben conservato.
Nel corso dei secoli all’interno dell’imponente Castello Caetani e della città hanno dimorato illustri sovrani e pontefici.
Nel XII secolo Sermoneta era di proprietà del Vaticano, nel 1222 fu possedimento degli Annibaldi e nel 1297 fu acquisita dai Caetani che ne rimasero i proprietari.
Una curiosità, il nome Sermoneta sembra derivi dai romani che, dopo aver conquistato questa città, l’avevano rinominata “Sora Moneta” in onore di una precedente vittoria, ottenuta grazie alla protezione della dea Giunone Moneta.
Da “Sora Moneta” divenne Sermoneta e fu a lungo una colonia romana.
Di quest’epoca sono stati rinvenuti i resti di una villa su un monte vicino a Sermoneta e degli antichi templi, su cui poi nel medioevo vennero costruite alcune chiese della città. (foto di Paolo Macorig)