Si tratta di Salvatore Vento e dell’uscente Franco Simeone.
Saranno due i candidati che i prossimi 25 e 26 maggio si contenderanno la carica di sindaco di Spigno Saturnia, l’unico comune del sud-pontino chiamato alle urne per rinnovare il proprio governo cittadino. A contendersi lo scranno più prestigioso del palazzo di piazza Dante saranno il sindaco uscente Franco Simeone, del Pd, candidato di una lista civica di centrosinistra e, Sal¬vatore Vento, esponente di primo piano dell’ultima generazione dell’Udc, che capeggerà una formazione che rispecchierà la composizione dell’attuale opposizione, compreso l’ex sindaco Carlo Pampena, di Forza Italia, che cinque anni fa perse la sfida elettorale con Simeone. La terza candidatura a sindaco doveva essere quella del Movimento cinque stelle ma – a meno di clamorosi sviluppi dell’ultima ora, le candidature vanno presentate entro le ore 12 di giovedì – il movimento grillino difficilmente formalizzerà la necessaria quadratura per partecipare con una lista autonoma alle prossime elezioni che si svolgeranno innanzitutto con alcune novità normative. Se ciascuna lista sarà formata da dieci aspiranti consiglieri, la legge 56 del 7 aprile scorso, il più conosciuto Ddl Del Rio, ha modificato la composizione dei Consigli comunali nei comuni con popolazione fino a 10.000 abitanti. Nello specifico il Consiglio comunale di Spigno Saturnia sarà composto dal sindaco e da dieci consiglieri, di cui sette in rappresentanza della maggioranza che uscirà vincente dalle urne. Le liste civiche in campo da oggi, subito dopo la pausa pasquale, hanno avviato le ultime procedure – come la raccolta delle firme – per presentare i rispettivi candidati al consiglio comunale e, soprattutto, i programmi da sottoporre all’elettorato aurunco. Salvatore Vento parla , per esempio, di un Comune partecipato, accogliente e includente. Ma anche giusto, sostenibile e solidale, culturalmente aperto e creativo, che rinnovi il senso delle istituzioni democratiche. Un Comune dove a decidere non siano le clientele, ma chi ci vive. C’è la necessità di camminare lungo un percorso di liberazione dalla politica inaffidabile. Ma è possibile oggi a Spigno voltare pagina? A questa domanda possiamo rispondere – aggiunge Vento – solo in forma collettiva, mettendoci in gioco tutte e tutti, senza certezze e paracaduti. Solo con il contributo di tutti è possibile dare una svolta e superare queste fallimentari politiche locali. Ho maturato l’impressione che gli spignesi siano consapevoli delle potenzialità del paese e che mal sopportano l’area stagnante che si respira intorno alla gestione della “cosa pubblica”. Ogni cittadino è una risorsa unica e preziosa – conclude il capogruppo dell’Udc – È questo il tempo di metterci il cuore affinché domani non si lasci spazio al rimpianto. (Lazio Tv)