Sgominata la banda criminale che costringeva giovani straniere a prostituirsi a Latina e Aprilia.
Sgominata dalla Squadra Mobile un gruppo criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione e arrestato un rumeno ricercato dal 2011 per i reati di rapina, estorsione e sfruttamento della prostituzione commessi in danno di alcune concittadine costrette a prostituirsi a Latina e ed Aprilia. Il NICA è stato rintracciato nel Regno Unito ed estradato in Italia ove la Squadra Mobile di Latina, in collaborazione con l’Interpol e l’Ufficio di Polizia Frontiera a Fiumicino, lo ha arrestato appena sbarcato. Le indagini, condotte dalla II sezione della Squadra Mobile di Latina, hanno permesso di svelare la presenza, nel territorio di Latina e provincia, di un gruppo criminale di nazionalità rumena, composta dal citato NICA ed altri due connazionali, COSTANTIN Cornel, alias “ARAMIS” e COSTANTIN Ionut, alias “RAZVAN”, quest’ultimo al vertice del menzionato sodalizio, dediti in via permanente, mediante anche minacce e violenze fisiche, allo sfruttamento della prostituzione. Le attività investigative sono state avviate allorchè una delle ragazze sfruttate ha deciso di denunciare i propri aguzzini.
Nel corso delle attività di polizia giudiziaria è stata documentata l’attività di sfruttamento mediante l’intercettazione delle utenze in uso ai membri della compagine criminale investigata nonché con foto e video riprese. In un’occasione è stata anche accertata un aggressione consumata in danno in una delle ragazze costrette a prostituirsi, che ha riportato echimosi e lividi su parte del corpo. Inoltre, nel corso delle indagini è stato appurato che i soldi incassati a fronte delle prestazioni sessuali consumate con gli occasionali clienti, il cui ammontare è stato stimato in una somma oscillante tra le 300 e 500 euro a serata, fossero devoluti dalle ragazze interamente ai soggetti di nazionalità rumena che le sfruttavano. Nel corso delle indagini è stata accertata una vera e propria spartizione delle aree ove adescare i clienti, a fronte della richiesta di circa 200 euro a settimana nei confronti di quelle prostitute che avessero voluto usufruire dei luoghi gestiti dal predetto gruppo delinquenziale.