Nella mattinata di oggi si è riunita la Conferenza dei Sindaci rientranti nel territorio di competenza dell’Ato4 per approvare l’aumento delle tariffe del Servizio Idrico Integrato gestito da Acqualatina.
L’aumento proposto ridotto in termini percentuali ammonta a ben il 18%.
Ciò grazie all’inserimento nel sistema di calcolo utilizzato, di una serie di parametri che nulla hanno a che vedere con il mancato recupero delle morosità, il quale, secondo la già discutibile delibera n. 643/2013/R/idr dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, competente anche per l’acqua, dovrebbe essere spalmato sugli incolpevoli utenti che, invece, pagano regolarmente la loro fornitura di acqua.
L’AEEG, infatti, con la Delibera in argomento, ha suddiviso il servizio Idrico del Paese in tre macro aree, Nord, Centro e Sud, ha percentualizzato l’aumento dei costi relativi al mancato recupero dei crediti ammessi a spalmatura sulle bollette nella misura dell’1,6% per il Nord, del 3% per il Centro e del 6,5% per il Sud ed ha consentito la possibilità di introdurre, qualora l’entità del costo effettivo di morosità possa compromettere l’equilibrio economico-finanziario del soggetto gestore, altri elementi di calcolo per farsi riconoscere ulteriori conguagli.
E’ del tutto palese e inaccettabile quanto previsto dall’AEEG in quanto con detta Delibera rischiano di essere penalizzati i gestori più efficienti e premiati quelli che non riescono a ricondurre in termini accettabili il livello delle morosità del territorio di competenza.
L’odierno caso dell’ATO4 rientra nella seconda ipotesi, in quanto è a tutti nota la perdurante inefficacia delle azioni poste in essere per il recupero delle morosità ed oggi, con l’aumento proposto, si sta tentando di far pagare agli utenti più corretti le morosità sfuggite ad Acqualatina. Il risultato più probabile di un simile aumento sarà senza dubbio una sollevazione generale degli utenti con conseguente ulteriore aumento della morosità.
L’odierna Conferenza dei Sindaci ha rinviato la decisione in merito.
Le Associazioni dei consumatori operanti in provincia e aderenti all’OTUC, alla Consulta Provinciale Utenti e Consumatori e al Coordinamento Consumatori Latina, rigettano il tentativo posto in essere di aumentare le tariffe in maniera inaccettabile e invitano la Conferenza dei Sindaci a evitare accuratamente di far ricadere sulle spalle dei cittadini un aumento che, nelle cifre e nel metodo scelto, pur apparentemente rispondente ai dettami dell’AEEG, non è assolutamente in linea con la realtà sociale ed economica attuale e porrebbe in ancor più serie difficoltà le famiglie e le aziende del territorio servite da Acqualatina con un aumento dei costi che viene valutato insopportabile, oltre che ingiustificato, condannando le une e le altre ad una ancor peggiore crisi economica.