In Svizzera si sta testando l’impiego dell’Lsd a fini terapeutici per ridurre l’ansia nei malati terminali.
Un modo per alleviare la tensione degli ultimi mesi di vita, favorendo l’accettazione della morte. Questo l’oggetto di uno studio condotto dallo psichiatra Peter Gasser insieme ad alcuni ricercatori dell’Università di Berna e di Zurigo. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Nervous and Mental Disease.
La sperimentazione – Si tratta di uno dei primi studi che coinvolgono la sostanza dopo 40 anni, altre ricerche sono in corso in tutto il mondo. Alla sperimentazione hanno partecipato dodici pazienti, la maggior parte dei quali affetti da cancro. La terapia prevedeva una dose a settimana di Lsd seguita da un colloquio con lo psichiatra sulle sensazioni provate, ed è durata due mesi.
Durante le ore sotto effetto della droga la maggior parte dei partecipanti ha riportato sensazioni di stress ma, al termine della terapia, quelli che hanno ricevuto le dosi maggiori della sostanza hanno avuto un miglioramento valutabile intorno al 20% dell’ansia.
Gli autori specificano: ”Il test è troppo piccolo per essere conclusivo ma è un buon inizio. Abbiamo dimostrato che non ci sono effetti collaterali gravi, a parte un periodo di stress limitato, e che è possibile progettare test clinici con questa sostanza in modo sicuro”.