Le donne di oggi conviene corteggiarle a viso aperto, sul pc o per niente? Se lo chiede Max Giusti in “Di padre in figlio”, sul palco del teatro D’Annunzio di Latina il 1 marzo alle ore 21:00.
L’organizzazione è a cura della Ventidieci con il patrocinio del Comune di Latina.
Lo spettacolo: pomeriggio al parco, un personaggio pubblico in compagnia del figlio ancora in carrozzina. Un pargolo con tutta la vita davanti e un padre con un bel po’ di vita (tutta da ridere) già vissuta e la speranza di viverne ancora un bel po’. Un inevitabile confronto tra due educazioni: quella di un ragazzo cresciuto nei pesanti anni ‘70, gli anni ‘80 da bere e i ‘90 tutti da rifare sotto la guida di un padre amato e temuto come tutti i padri di quella generazione; quella del figlioletto, nato nel terzo millennio all’ombra di una grande crisi e all’alba di rivolgimenti culturali e storici che il padre fatica a capire ma sopratutto a spiegare. Perché oggi dare una mano a un figlio sui compiti significa aiutarlo, mentre una volta voleva dire dargliela direttamente in faccia? Perché un Presidente della Repubblica si dimette la mattina per essere rieletto il pomeriggio? Perché vivo un Papa se ne fa un altro? E Il nostro protagonista si interroga su questo e su tante altre domande per avere delle certezze da consegnare al figlio. Certezze che sarà quest’ultimo a dare al padre tra un vagito e un ruttino.
Costi dei biglietti: da 20,00 a 30,50 euro + prevendita