Rimane una delle icone del pugilato italiano e mondiale. E non poteva certo sottrarsi al calore del pubblico nella serata dell’AS Latina Boxe Parisi. Come gli è facile fare da più di mezzo secolo, Nino Benvenuti è salito sul ring, da grande protagonista, rivivendo le emozioni della palestra, cuore della boxe, da dove è iniziata la sua trionfale carriera. Tanta la gente accorsa al Palaboxe “Giovanni Parisi” di Latina, dove, nell’occasione, Nino Benvenuti ha presentato “L’Isola che non c’è”, autobiografia scritta a quattro mani con il giornalista Mauro Grimaldi, che racconta il riscatto umano e sportivo di un esule istriano, fuggito dall’oppressione del generale Tito.
Nino Benvenuti: «La palestra rimane il mio ambiente, dove ho sofferto, sudato, patito, stretto i denti superando le difficoltà fino a diventare campione olimpico, il mio più bel successo. Ai presidenti delle società dico di avere coscienza e non pensare che tutti i propri pugili possono diventare campioni, ma che tutti attraverso la boxe possono vincere le difficoltà di ogni giorno. che la vita ti mette davanti. E ai ragazzi dico che, se hanno in mente di praticare questo sport, serve passione, amore e sacrificio per centrare i risultati. Quanto al libro, non smetterò mai di essere riconoscente ad Isola di Istria, lo straordinario paese dove sono nato e cresciuto”.
Mauro Grimaldi: “Il nostro intento è di raccontare attraverso la metafora dello sport, una vicenda tragica della nostra storia, come le foibe e l’esodo dall’Istria. In queste pagine scorre la fase iniziale della vita di Nino, che in pochi conoscono. Quella gioventù penalizzata dalle ben note vicende storiche, che hanno però finito con il formare il campione, preparandolo alle vittorie, sconfiggendo le paure”.